Il Racconto del Mondiale: domenica 9 febbraio, la giornata conclusiva

L’inno russo ha risuonato anche stamattina tra la neve di Campolongo: la Russia è imbattibile anche nella staffetta mista.

E’ una gara in cui gli atleti, un maschio e una femmina, si alternano per ben due volte, percorrendo brevi distanze a cui non sono particolarmente abituati. Effettuare cambi precisi e veloci è l’unico modo per garantirsi un’ottima posizione, fondamentale è trovarsi anche in condizioni fisiche eccellenti. E pare proprio che gli atleti non abbiano risentito delle competizioni di ieri perché sul podio ci sono saliti anche oggi.

Primi classificati i russi Anna Medvedeva e Pavel Andreev, secondo posto per gli italiani Sandra Mairhofer e Giuseppe Lamastra, terzi classificati la coppia della Repubblica Ceca Aneta Grabmullerova e Marek Rauchfuss.

Va precisato che il “Team Russia 2” (composto dai russi Dmitry Bregeda e Yulia Surikova) ha tagliato il traguardo con il secondo tempo ma le regole del Campionato di Winter Triathlon prevedono che solamente un team può essere considerato ai fini della classifica.

Per quanto riguarda la staffetta junior salgono sul podio i russi Polina Sadovaia e Yaroslav Kurilenkov seguiti dagli atleti slovacchi Zuzana Michalickova e Dominik Dupej e dai nostri connazionali Gaia Tormena e Pietro Santini.

Arrivano le 11.00: ecco arrivare il turno della gara più entusiasmante, emozionante e a tratti pure goliardica (chi corre vestito da tirolese, chi con strani berretti…) che ci sia: l’Age Group.

Numerosissimi atleti di tutte le età, nazioni e culture, hanno letteralmente invaso le piste di Campolongo. Con 5 minuti di stacco sono partiti uomini, donne ed infine i paratleti.

Ma veniamo ai numeri: 293 atleti di cui 14 altopianesi, una età compresa tra i 16 e gli 84 anni, più di 20 le nazioni partecipanti.

Va ricordata ancora una volta la presenza di due egiziani, orgogliosi di essere i primi  atleti a portare l’Egitto ad un Mondiale di Winter Triathlon. In Egitto la neve non c’è e la loro unica e breve occasione è stata allenarsi sulle piste realizzate all’interno di un Centro commerciale, il loro allenamento è durato 1 mese per il primo atleta, solamente 15 giorni per il secondo. A prescindere dai risultati non si può far altro che congratularsi con questi due giovani atleti.

Un sentito plauso va anche ai 4 paratleti che nonostante le avversità che la vita ha loro riservato hanno trovato in questo sport una medicina essenziale.

Per questi motivi questa gara va considerata la più importante in termini di valori trasmessi, non ci sono limiti fisici o naturali per l’essere umano, nulla è impossibile se si desidera veramente qualcosa. Avere una passione, un obiettivo e lottare per raggiungerlo è il motore che muove l’uomo. Molte volte, e la giornata di oggi ne è stata la dimostrazione, lo sport è una scuola di vita…

Tutti i vincitori sono stati premiati ufficialmente nel pomeriggio al Teatro Millepini, ma la premiazione più bella è stata quella sul campo gara dove tutti i finisher, ossia quanti abbiano tagliato il traguardo, sono stati premiati con medaglie in legno realizzate con gli alberi abbattuti dalla Tempesta Vaia, tutte uguali… dopotutto solo il fatto di aver superato il traguardo rende gli atleti TUTTI VINCITORI !!

Una giornata quindi che chiude un weekend ricco di emozioni… non ci resta che sperare in una riassegnazione, con la certezza comunque che, ovunque sarà, ci rivedremo ancora per condividere la passione per questo sport meraviglioso! 

Un caloroso “Arrivederci”, dall’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni! 

Photocredit: Giulia Costa

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