Il Racconto del Mondiale: Sabato 8 febbraio, la prima giornata

Come in un set cinematografico che si rispetti possiamo dire “Buona la prima!!

Eh si, va proprio detto, la prima giornata di gare è stata decisamente fantastica: un meraviglioso cielo azzurro e un sole splendente hanno accolto gli atleti e in tanti volontari in pieno fermento.

Due gruppi diversi, ma con un unico filo conduttore: dare il massimo per vivere al meglio questo Mondiale!

I primi – gli atleti – in pista, cercando di migliorare il proprio risultato agonistico; i secondi – i volontari – una squadra formata dalle super operative “pettorine verdi”, cercando di rendere perfetto, o quasi, quanto già pianificato, lasciare un segno ancora più memorabile dell’anno scorso.

Le condizioni fantastiche della neve e il fondo era compatto hanno reso le frazioni di MTB e sci decisamente veloci ed entusiasmanti. 

Veniamo alle competizioni

La prima gara partita un po’ in sordina, ha visto gareggiare complessivamente 24 atlete, 9 erano della categoria Under 23, le restanti 15 della categoria Elite, tra loro erano presenti pure due gemelle svedesi.

La competizione Elite femminile ha visto il netto dominio della Russia, conquistando tutte le tre medaglie e lasciando un vuoto di più di 3 minuti dal quarto posto.

Nonostante le difficoltà riscontrate nelle frazioni di corsa e bicicletta, soprattutto nei tratti in salita, si riconferma campionessa mondiale Daria Rogozina. Secondo posto per Anna Medvedeva, a seguire Yulia Surikova, medaglia di legno per la nostra atleta Sandra Mairhofer che si piazza quarta.

Per la categoria Under23 femminile il primo posto va nuovamente ad una atleta russa: Svetlana Sokolova al suo primo Campionato Mondiale… decisamente un bell’esordio!!! L’atleta, ovviamente molto soddisfatta della prestazione, ha riscontrato parecchie difficoltà nello sci di fondo sia per la stanchezza, sia per l’altitudine a cui non è abituata.

Ottimo esordio nel Winter Triathlon anche per la seconda classificata, l’atleta rumena Rasina Maria Luiza, solita a praticare il biathlon, l’atleta è giunta in Altopiano in sostituzione di una collega.

Il terzo posto va alla russa Belkina Nadezhda.

È il momento delle competizioni maschili; come per le donne le categorie sono due. Quella maschile è una gara in cui la velocità e la potenza la fanno da padrone, ma giunti in zona cambio, uomo o donna che tu sia, l’imprevisto è sempre in agguato e non guarda in faccia nessuno. Basta poco: lo sci che scivola dalle mani, scorre in avanti o si piega di lato, perdi tempo e in un attimo (nella frazione di un secondo) l’avversario ti supera…

Sul punto più alto del podio sale il russo Pavel Andreev, che ha trovato nell’Italia la terra di numerose vittorie (tre gare proprio l’anno scorso).

L’atleta ha puntato tutto sul suo punto di forza, lo sci di fondo, che gli ha permesso di lasciarsi alle spalle il ceco Marek Rauchfuss (2° classificato) e Dmitry Bregeda (3° classificato).

Medaglia di legno per il nostro Campione italiano Giuseppe Lamastra, comprensibilmente rammaricato per questo 4° posto in una competizione italiana.

Per la categoria Under23 si riconferma Campione del Mondo l’altopianese Franco Pesavento, 2° posto per il russo Evgenii Evgrafov, 3° posto per Mario Kosut.

Ultime categoria in gara gli atleti JUNIOR maschili e femminili. 

Si aggiudicano le prime due posizioni le slovacche Zuzana Michalickova e Margareta Bicanova, terza arrivata la russa Polina Sadovaia

È invece il bravissimo sciatore norvegese Casper Ronning ad avere la meglio sui russi Yaroslav Kurilenok e Danila Egorov. Quest’ultimo ha lottato duramente per ottenere il terzo posto, giunto nell’ultimo rettilineo fianco a fianco con un altro atleta, ha avuto la meglio a causa della caduta del rivale che, in lacrime, ha raggiunto il traguardo poco dopo.

Le premiazioni ufficiali si sono svolte alle ore 18.00 al teatro Millepini, ma era doveroso “premiare” immediatamente anche sul campo gara la bravura di questi atleti e così (dopo la classica consegna dei fiori “flower celebration”), con sottofondo l’allegrissima Carmen di George Bizet, gli atleti hanno dato il via ai classici festeggiamenti “a suon” di prosecco.

Abbracci, strette di mano, sorrisi… la soddisfazione si leggeva nei loro occhi, al di là delle nazionalità e dell’età, la cosa più importante è proprio stare insieme e condividere questa grande passione per lo sport, e per il Winter Triathlon!

A domani, per un’appassionante giornata con gli Age Group! 

Photocredit: Roberto Costa Ebech

Home  
   News   
   Il Racconto del Mondiale: Sabato 8 febbraio, la prima giornata